top of page

DATE

5-6-7-13 maggio 2017 FOTOGRAFIA EUROPEA, Reggio Emilia

settembre - ottobre 2017 RESTATE NEI QUARTIERI, Reggio Emilia

novembre 2017 I SAPERI DEGLI ALTRI, Reggio Emilia

22 giugno 2019 PITA E PASTA DELLA PACE, Reggio Emilia

VIAROMA #MEMORIEDELSUOLO

Il progetto nasce dalla collaborazione della Compagnia Pietribiasi/Tedeschi con il Comitato dei Cittadini di Via Roma e con il Circuito Off di Fotografia Europea di Reggio Emilia.

 

È una produzione che entra a far parte del più ampio lavoro pluriennale dal titolo generale di #MEMORIEDELSUOLO, volto ad indagare e analizzare la relazione che intercorre tra il senso di appartenenza e di radicamento di una comunità e i luoghi in cui questa comunità risiede e/o riconosce come propri.

 

PERFORMANCE


Via Roma è l’asse del quartiere Santa Croce, quartiere a suo tempo proletario e sottoproletario, con una fortissima identità e memoria. Il nome di Via Roma evoca immediatamente, per i reggiani e non solo, tutta la storia, la complessità e la stratificazione dell'intera zona: dall'epopea delle Officine Reggiane e del Popol Giost, fino alle contraddizioni del multiculturalismo contemporaneo. 

 

Le Officine Reggiane, dai 12.000 operai impiegati nel momento di massimo sviluppo, sono da tempo archeologia industriale. Del Popol Giost, a cui è dedicato un'anonima piazza-parcheggio su Via Roma, si sono perse le tracce: nessuno parla più l'arsave, il loro dialetto alla rovescia, nessuno si chiede del perché voglia la neve. Forse perché la sua legalità rovesciata (come la definì lo storico Antonio Canovi nel 1989) ha sempre avuto troppa forza destabilizzante. 

 

Via Roma e il suo quartiere hanno cambiato più volte pelle e composizione sociale. Nel 2017 cosa sono diventati? Quale racconto ne fanno gli abitanti? Come viene visto e percepito da quelli che ci abitano e da quelli che vivono altrove?

 

Da novembre 2016 la Compagnia ha esplorato le principali fonti storiche e ha realizzato più di trenta videointerviste a persone residenti nel quartiere o comunque legate alle vicende del quartiere. La performance rielabora, sintetizza e filtra i  materiali, giocando con la suggestione di un mondo alla rovescia, come Alice oltre lo specchio di Lewis Carroll, come il Popol Giost e il suo verlan.

 

TOUR CASE PRIVATE E TOMOGRAFIA DI UN’OPERA D’ARTE

 

Un attraversamento del quartiere condotti da una guida d'eccezione, per cogliere relazioni e identità. Lo spazio privato come spazio scenico/pubblico e la vita quotidiana come opera d’arte, intima, toccante, commovente proprio perché, nella sua semplicità, è autentica. Il tour tocca 3 spazi privati abitati da 3 donne che vivono nel quartiere. 

CURA, BLEU, LUCE. Ciascuna con la propria vita, ciascuna con i propri gesti che per un attimo - un momento - , da privati e quasi insignificanti, diventano pubblici, totemici, metaforici. Gesti che gettano ponti tra una casa e l’altra, gesti che diventano veicoli di un dialogo fatto senza parole e con tanta musica.

I partecipanti avranno la possibilità di acquistare a prezzo politico un’edizione stampata  e numerata del progetto fotografico “Tomografia di un’opera d’arte”, di Giuseppe Boiardi e Annarita Mantovani.

I fotografi hanno lavorato in maniera del tutto autonoma dalla Compagnia Pietribiasi/Tedeschi e hanno realizzato un’opera fotografica che non è una semplice documentazione di backstage, ma un punto di vista originale sul percorso che conduce da un'idea artistica al suo tentativo di realizzazione.

 

DIGITAL STORYTELLING

 

Il percorso di digital storytelling ideato e curato da Vanessa Ramadam (www.dreamlogica.com) e Giovanni Di Raimo, che ha portato alla creazione di una pagina facebook dedicata a VIAROMA#MEMORIEDELSUOLO già dal mese di febbraio 2017. I contenuti di questa pagina sono un ulteriore punto di vista sul quartiere di Santa Croce, mixando recuperi di documentazioni storiche a testimonianze visive e testuali contemporanee. 

https://www.facebook.com/Viaromamemoriedelsuolo-1649348572026931/

 

VIDEOISTALLAZIONE - ALI BEIDOUN

 

La videoinstallazione restituisce lo sguardo del videoartista libanese, residente a Reggio Emilia, Ali Beidoun, uno sguardo disincantato e oggettivo sulla vita del quartiere, sui suoi abitanti, sulle relazioni che la Compagnia Pietribiasi/Tedeschi ha instaurato con alcuni di essi. 

Beidoun si è soffermato sull’individuo, sul volto, sui particolari anatomici, sui materiali di uso quotidiano, ma lo stile registico ha una forte connotazione contemporanea. I materiali audio in presa diretta e i video, talvolta “rubati”, cortocircuitano con le prove della performance e del tour, generando un’interessante dialogo tra vita immaginaria e vita reale.

Il lavoro di Beidoun accompagna il progetto in tutto il suo ramificarsi, dalla Sala Di Vittorio in Cgil alle case private. E non termina qui. Per fine 2017 è prevista la realizzazione di un documentario.

 

CREDITS DEL PROGETTO

 

Con: Pierluigi Tedeschi, Katia Capiluppi, Margherita Poli e gli abitanti del quartiere Santa Croce
Dramaturg intermediale: Pierluigi Tedeschi
Rumorista sperimentatore: Giovanni Di Raimo
Videoinstallazione: Ali Beidoun
Progetto fotografico “Tomografia di un'opera d'arte”: Giuseppe Boiardi, Annarita Mantovani
Comunicazione e storytelling: Vanessa Ramadan, Giovanni Di Raimo
Concept, regia, coreografia urbana: Cinzia Pietribiasi
Produzione indipendente di Compagnia Pietribiasi/Tedeschi

bottom of page