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Immagine del redattoreCinzia Pietribiasi

23 luglio 2020: debutto di Padre d'amore padre di fango a Kilowatt Festival

È trascorso più di un anno da quando ho iniziato ad affondare le mani nella storia della mia famiglia e della mia infanzia. Un percorso doloroso e liberatorio allo stesso tempo, perché la rielaborazione artistica, o come la chiamo io, la "digestione artistica", questo riesce a fare! Bisogna avere il coraggio ad un certo punto di fare i conti (con il proprio passato, con i propri difetti, con i demoni, con la vita, con la morte) ed io l'ho fatto così. Non saprei farlo altrimenti, a dire il vero: l'arte, con i suoi vari linguaggi che negli anni ho scoperto e coltivato, è per me un'urgenza (non un lavoro, non un hobby, non un passatempo). L'arte è per me cosa seria, forse troppo seria. A meno di 20 giorni dal debutto dello spettacolo nell'importante contesto del Kilowatt Festival, grazie alla selezione "L'Italia dei Visionari 2020", penso alle meravigliose persone che ho incontrato nel processo di creazione e che con i loro consigli e il loro tempo hanno reso possibile la scrittura, la riscrittura e la ri-riscrittura: Lola Arias, Stefan Kaegi, Alina Marazzi, Franco Ripa di Meana e Filippo Ceredi, sono gli artisti che per primi ho incontrato, quelli che hanno attivato in me scintille creative, dubbi e connessioni trasversali. In particolare penso a Zona K, che mi ha offerto la prima residenza artistica, il primo luogo, la prima casa. Padre d'amore padre di fango è anche frutto di sinergie: l'amore e la dedizione di Pierluigi Tedeschi, l'amicizia e la stima di Lorenzo Belardinelli, il cuore grande, la competenza e la passione dei miei collaboratori Davide Cavandoli, Marco Ceravolo, Giulia Drogo, Ayanta Noviello, Michele Zaccaria. Ad accompagnarmi tecnicamente (e non solo) l'insostituibile Lidia Zanelli. E mia sorella Giorgia Pietribiasi che divide con me l'onore e l'onere del palco. Giorgia, con i suoi splendidi 21 anni, mi accompagna con la sua chitarra, mi cura con le sue parole, mi assiste - l'assisto - mi fa arrabbiare e mi commuove allo stesso tempo! A separarmi da debutto a Kilowatt ci sarà un altro periodo (l'ultimo) di residenza: Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia di Firenze ha notato e apprezzato lo spettacolo e lo accoglierà al Teatro Manzoni di Calenzano (FI) per 8 giorni di prove. Infine il Centro Teatrale NoveTeatro sosterrà lo spettacolo dal punto di vista burocratico.

LUNGA VITA A PADRE D'AMORE PADRE DI FANGO!



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